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Organizzare un workshop per la generazione di idee
Scegliere le metodologie di Design Thinking più adeguate per permettere ad un gruppo di specialisti provenienti da settori diversi di collaborare alla creazione di un servizio che abbia l’utente al centro.

© illustrazione di Silvana Mariani
Quando per generare soluzioni è necessaria una visione multidisciplinare e specializzata organizzare un desing workshop può essere d’aiuto.
I partecipanti, che rappresenteranno ruoli e competenze diverse, avranno bisogno di una guida per canalizzare le energie nella direzione corretta.
Importante è lasciar esprimere liberamente l’intelligenza collettiva per giungere ad una traccia che rappresenti una base condivisa dei progetti da sviluppare.
Attingendo al Design Thinking e scegliendo le metodologie più adeguate, possiamo preparare un’agenda che abbia l’obiettivo di ottimizzare fasi di ideazione e verifica generalmente guidate da un team creativo che in questo caso potrebbe non ottenere in tempi brevi una visione specifica e pratica del servizio da progettare.
Attività preliminari svolte prima di organizzare il workshop:
- traccia dell’user journey
- individuazione dei pain points
Materiali:
- trascrizione dei pain points stampati in singole card o scritti a mano uno per post-it (aggiungere contesto o codifica in riferimento allo schema di user journey)
- adesivi per appendere le card e cartelloni o spazi a parete dove poter aggiungere scritte
- fogli, post-it, penne e pennarelli
- adesivi per il voto
- eventualmente computer portatili e stampante o monitor per condivisione collettiva
AGENDA
9:00 – 13:00
- Introduzione e preparazione materiali
- Raggruppamento per affinità e codifica dei temi [ 1h ]
- Scrittura delle “intenzioni”; conferma/revisione dei raggruppamenti [ 1h ]
- Come possiamo… (generazione opportunità-intuizioni-idee) [ 1,5h ]
14:00 – 17:30
- Come possiamo… (preparazione per condivisione) [ 1,5h ]
- Condivisione delle intuizioni e discussione [ 1h ]
- Selezione delle idee migliori (valutazione); vaglio di fattibilità e altri criteri; ordine e priorità [ 1h ]
#1 TASK: Raggruppare per affinità
Attività: Individuazione dei Temi
Cerchiamo temi rappresentativi per le problematiche (pain points) emerse nei percorsi disegnati (user journey) e scriviamoli su alcune etichette da appendere al muro.
Raggruppiamo le problematiche secondo affinità, incollando i biglietti sotto alle etichette con i temi.
Se possibile, riordiniamo i biglietti nel gruppo secondo sottocriteri.
Le problematiche non assimilabili che rimangono fuori dai gruppi verranno vagliate alla fine per decidere se possono rimanere in gioco o dovranno essere escluse.
#2 TASK: Individuare le esigenze
Attività: Riscrittura per intenzioni
Modello per la scrittura delle intenzioni:
Come utente
Vorrei fare un’azione
Per raggiungere un obiettivo
esempio: Come manutentore – Vorrei avere un modo più semplice di concludere l’intervento – Per potermi muovere più velocemente verso l’intervento successivo
Le problematiche non assimilabili rimaste fuori dai gruppi vengono vagliate alla fine per decidere se possono rimanere in gioco o essere escluse.
#3 TASK: Generare idee
Attività: How might we…
Ampliamo il punto di vista delle intenzioni ponendoci la domanda “Come possiamo fare a…?” allo scopo di facilitare le azioni e/o semplificare il raggiungimento degli obiettivi emersi.
Ci concentreremo inizialmente sulle domande. Solo una volta raccolta la serie di quelle più “profonde” passeremo alla formulazione di percorsi di risposta e generando idee-opportunità-intuizioni.
Attività: Condivisione delle idee con il gruppo
Prepariamo i materiali necessari per rappresentare le intuizioni in modo auto-esplicativo: script, schizzi, storyboard degli step, etc. (scendiamo nel dettaglio solo se necessario).
Raccontiamo le idee agli altri (per le idee di gruppo viene scelto un portavoce).
Alla fine di ogni presentazione sono benvenute domande di approfondimento e proposte per il raffinamento dell’idea.
Le idee simili possono essere accorpate senza necessità di essere esposte.
#4 TASK: Selezionare le proposte
Attività: Definizione del criterio di valutazione adeguato per la selezione delle idee
- Voto Ogni partecipante è dotato di tre bollini adesivi per votare le idee che preferisce (può mettere i bollini ad idee diverse, ma anche più bollini a una singola idea). Contando i bollini si determina una classifica delle idee più votate.
- Valore: Ogni partecipante è dotato di un budget di 100 punti e lo suddivide su più idee. Con il calcolo del punteggio ricevuto da ogni singola idea si stila una classifica delle idee di con maggior valore.
- NUF (New Usable Feasible) – Quanto è “nuova” l’idea | Quanto è utile/importante per l’utente | Quanto è fattibile? – Attribuiamo collettivamente ad ogni idea valori da 1 a 7 per ognuno dei tre criteri. Confrontiamo i totali per scegliere le idee col punteggio più alto.
Attività: Conferma e ordinamento delle idee da sviluppare
Vagliamo le idee per fattibilità tecnica e effort/tempo di realizzazione. Assegnamo all’idea KPI di misurazione ed evidenziamo gli ostacoli alla realizzazione (fears). Altri criteri?
Verranno escluse le idee che non possono avere indicazione di almeno uno dei criteri di cui sopra e ordinate le restanti per organizzare/pianificare il disegno delle soluzioni nel dettaglio (ovvero come realizzare le idee).