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Restyle e Redesign: gli scenari
L’ingaggio nella revisione di una presenza digitale già formata è sempre più frequente e la sua progettazione diventa strategica.
Sono diversi i motivi per cui un Cliente coinvolge il Designer nella revisione della propria presenza digitale.
A volte si tratta di aggiornare un’identità ormai datata ed il lavoro più importante verrà fatto sulla comunicazione e sulla grafica, per potenziare la brand awareness.
Altre di ottimizzare le performance, mettere in evidenza alcune caratteristiche o contenuti per raggiungere migliori obiettivi di posizionamento nei motori di ricerca.
Per website o app più complessi, che gestiscono contenuti dinamici e spazi pubblicitari in concessione, contenuti autenticati, registrazione, transazioni, etc., si potrebbe trattare di implementare miglioramenti atti a raggiungere obiettivi misurabili.
In quest’ultimo caso il Designer viene solitamente ingaggiato su richiesta degli esperti marketing che hanno già valutato, con loro analisi e test, la necessità di una revisione più o meno importante di UI/UX.
Fondamentale è quindi recepire i risultati dei test condotti o degli analytics che illustrano i problemi, oltre a recepire lo scopo dell’intervento e raccogliere il briefing del progetto.
Nominare l’intervento è un passaggio importante per comprendere le aspettative del Cliente e il ruolo del Designer nell’ingaggio.
Considerato che il campo di azione dello Styling sono l’aspetto di un oggetto e le sue qualità espressive, mentre il Design si occupa di risolvere problemi puntando all’essenzialità e alla funzionalità dell’oggetto, parlando di un prodotto digitale già sviluppato, Restyle indicherà una revisione per lo più rivolta alla percezione e Redesign sarà usato per l’applicazione di nuove soluzioni d’interazione.
Dal punto di vista strategico, possiamo individuare due estremi: un approccio conservativo a livello formale è preferibile per attenuare il disagio creato negli utenti dalle modifiche allo strumento digitale, soprattutto quando il cambiamento non è associato ad evoluzioni della comunicazione o del brand. Al polo opposto troviamo la scelta di comunicare un forte rinnovamento, cui si può rispondere con il rilascio di un prodotto digitale completamente rivoluzionato in aspetto ed esperienza, mentre contenuti e funzionalità restano pressoché gli stessi.
In ogni caso è importante condurre personalmente sul “vecchio” materiale le analisi che riguardano specifiche aree di competenza della progettazione, per:
- individuare elementi di continuità e aree di miglioramento
- documentare le riflessioni per discuterne con il cliente e prendere decisioni condivise sulla direzione della progettazione
- definire le priorità del progetto
- favorire l’organizzazione dei successivi test
Dalle guide, volume 3
Il coinvolgimento del Designer nella revisione di un prodotto digitale è oggi più che mai strategico. “Restyle e redesign di un’interfaccia” svela come affrontare l’analisi del design preesistente e realizzare un report operativo per avviare efficacemente la nuova progettazione.
Un intero capitolo della guida è dedicato alla lista di domande che utilizzo personalmente per condurre una valutazione euristica, organizzate per sezioni e suddivise in macrotematiche.
Capitolo 1
L’esigenza di strutturare le analisi
Capitolo 2
Gli scenari
Capitolo 3
Una traccia per le analisi
Capitolo 4
Percezione di continuità
Capitolo 5
Creare e usare il Report